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Simbolo di forza, rinascita e rispetto per la natura

Cervo del Fertazza

Il Custode delle Dolomiti

Val Fiorentina Dolomiti

Questa imponente scultura di legno, alta sette metri, è il Cervo del Fertazza, realizzato dall’artista veneto Marco Martalar con i resti degli alberi abbattuti dalla violenta tempesta Vaia del 2018. Un'opera che non nasce da materiali scelti, ma da ciò che la montagna ha restituito spezzato, piegato ma non vinto.

Il Cervo, scolpito con legni irregolari e feriti, è diventato simbolo potente di forza, resilienza, rinascita e rispetto per la natura. È una creatura che non dimentica le cicatrici del bosco, ma le trasforma in bellezza: ogni tronco, ogni ramo contorto è testimone silenzioso di ciò che è stato e promessa di ciò che può ancora rinascere.
Il Cervo nasce da ciò che sembrava perduto, trasformando il legno spezzato in arte viva.

Si trova a Selva di Cadore in Val Fiorentina, in cima al monte Fertazza a 2.100 metri di altitudne, proprio di fronte al Ristoro Belvedere, il Cervo domina le Dolomiti tra il monte Civetta e il monte Pelmo, con uno sguardo calmo e maestoso.

È un’opera che parla senza parole: racconta una tragedia naturale e una risposta creativa, una perdita e una rinascita. Ed è anche un invito, per ognuno di noi, a trovare significato e bellezza proprio lì dove la vita sembra essersi spezzata.
Fiero e silenzioso, veglia sulle montagne e invita ogni visitatore – grandi e piccoli – a fermarsi, osservare e ascoltare:
anche dalle ferite può nascere nuova bellezza.

Cervo del Fertazza

Marco Martalar scultore

Martalar scultore

Marco Martalar vive e lavora sull'Altopiano di Asiago.
Boschi e natura sono la linfa che alimenta le sue creazioni. Artista e scultore di opere pubbliche di grandi dimensioni realizzate con materiale ligneo di riciclo.

“Sono un uomo dei boschi, dopo Vaia mi sono ritrovato a camminare tra le mie montagne e a incontrare ad ogni passo alberi divelti, radici scoperte... presto lo sconforto si è trasformato in ispirazione: volevo curare la ferita della natura trasformandola in un’opera d’arte che ne conservasse la memoria ma che desse anche un segno di speranza e rinascita”.

Cervo del Fertazza

Una sera di qualche anno fa, Michela Torre, titolare del Ristoro belvedere, mi chiamò. Non ci conoscevamo, ma le sue parole furono decise: "Un luogo così bello deve avere una tua opera."

Mi raccontò del desiderio di accogliere tra quelle montagne un grande animale, scolpito nel legno caduto durante la tempesta Vaia — quella notte potente di fine ottobre 2018 si era fatta sentire anche lì, tra le cime.
Riflettei un po’ e poi proposi un cervo: maestoso, dall’animo buono e forte.

Ora, tra le imponenti Dolomiti, tra il Civetta e il Pelmo, si innalza quella creatura di legno. Un’opera che non è solo scultura, ma simbolo di resilienza e tenacia.

Martalar - Cervo del Fertazza
COME RAGGIUNGERE CIMA FERTAZZA
Distanza:     Dislivello:


Con la seggiovia che dal villaggio di Pescul porta al monte Fertazza. Per arrivare in cima occorrerà salire anche con la seconda seggiovia. VEDI ORARI / PREZZI / APERTURA SEGGIOVIE FERTAZZA.



Per gli escursionisti a piedi o in mountain bike le vie di accesso, attraverso vari sentieri segnalati che da fondovalle arrivano fin quassù, sono molteplici con partenza da Selva di Cadore.


A PIEDI DA PESCUL (SELVA DI CADORE)
Dislivello 685m 
Partenza dal piazzale della seggiovia di Pescul di Selva di Cadore (1415m). Imboccare la strada sterrata n 569 fino a raggiungere il Ristoro Fertazza (1852m). Proseguire seguendo le indicazioni per Cima Fertazza – Ristoro Belvedere.
Durata 2 ore circa.


A PIEDI DA LOCALITÀ PALUI (SELVA DI CADORE)
Dislivello 1626m 
Partenza da località Palui (1474m) imboccare la strada sterrata con indicazione Cima Fertazza fino a Forcella Pecol. Da qui proseguire seguendo le indicazioni per Cima Fertazza – Ristoro Belvedere.
Durata 1,45 ore circa. 


A PIEDI DA PASSO STAULANZA (VAL DI ZOLDO)
Dislivello 330m
Salendo da Longarone verso la Val di Zoldo lungo la statale (SP 251) che porta al Passo Staulanza, 500m prima del passo a sinistra, imboccare la strada sterrata che porta a Malga Fontanafreda (1768m). Si può comodamente raggiungere la malga con l’auto. Da qui imboccare il sentiero per Cima Fertazza – Ristoro Belvedere.
Durata 1 ora circa.
Per chi volesse allungare la passeggiata di circa mezz’ora è possibile lasciare la macchina al bivio della statale oppure sul Passo Staulanza.